La bici pieghevole:una moda da più di cento anni

Caratteristiche principali della bici pieghevole

Comoda, efficace e facile da trasportare, la bici pieghevole è di grande aiuto sopprattutto nelle grandi città invase dal traffico e utile anche in villeggiatura;leggera e maneggevole una volta richiusa entra anche nei piccoli portabagli delle auto e nei tragitti cittadini avrete la possibilità di trasportarla in metro o in treno come se fosse un normale bagaglio;

è in continuo miglioramento per l’uso di materiali come il carbonio e il titanio a vantaggio dell’acciaio e dell’alluminio perchè più leggeri, robusti e resistenti alla corrosione degli agenti atmosferisci e alle rotture,alcune marche e tipi no superano i dieci chilogrammi di peso e facili da richiudere in meno di dieci secondi, hanno ruote che solitamente sono di 20” (pollici), o addirittura 16” a vantaggio della manovrabilità e agilità per i cambi di direzione a scapito dalla stabilià per lunghi tragitti, ma esistono in commercio anche con ruote da 26″.

I meccanismi di ripiegamento più usati sono: a piega centrale,quasi a metà del telaio è presente uno snodo con un fermo che permette di piegare la bici in due, e a piega posteriore, con il rientro della ruota posteriore sotto il telaio stesso;per ridurre ulteriormente l’ingombro è spesso necessario richiudere sella e manubrio provvisti di snodi;sono comunque equipaggiate di un cambio marce da 6/8 velocità, corredate,se si vuole,di cestino portaoggetti o comode valigie laterali.

Cenni storici della bici pieghevole

Non tutti sanno che questo originale sviluppo della bicicletta risale al 1874,grazie al britannico William Grout,era una bicicletta alta con pneumatici pieni, la cui ruota anteriore si poteva smontare in quattro segmenti radiali che potevano trovare posto con il loro telaio piegato in una valigia triangolare.

Dal XX secolo usata nientemeno che dall’esercito, la “Dursley Pedersen” per l’esercito svizzero o la “Fongers” olandese del 1909, con la particolarità di aver utilizzato per prima piccole ruote di circa 16″. Nella seconda guerra mondiale la BSA sviluppò la “Folding Military Bicycle” per l’esercito britannico, usata anche dai paracadutisti per poter lasciare più in fretta il posto di atterraggio.In Italia la Bianchi vinse la gara d’appalto per la fornitura al corpo dei bersaglieri ciclisti di un modello pieghevole tecnologicamente molto avanzato, del peso di 24 Kg.

Anche l’Italia fu all’avanguardia nello sviluppo delle biciclette pieghevoli. Nel 1964 la ditta Carnielli presentò il modello innovativo Graziella, che si diffuse rapidamente nel mercato italiano grazie alla buona qualità costruttiva alla sua eleganza e a una buona campagna pubblicitaria che la promuoveva come “la Rolls Royce di Brigitte Bardot”. La bicicletta era strutturata senza canna orizzontale e con cerniera centrale, piccole ruote, sella e manubrio smontabili.

Le continue ricerche per migliorare le caratteristiche di comodità e sicurezza continuano con  Harry Bickerton nel 1970 con il primo telaio in alluminio e negli anni’80 con la “Birdy”, una bicicletta pieghevole completamente elasticizzata con un telaio in alluminio le cui giunture elastiche nelle forcelle posteriore e anteriore servivano contemporaneamente come giunture di piegatura,nello stesso periodo la crisi petrolifera spingeva David Hon a sviluppare una bicicletta pieghevole che permettesse di muoversi in modo più efficiente per le congestionate città occidentali,fondò nel 1982 la Dahon, divenendo nei successivi anni il leader mondiale delle biciclette pieghevoli:la Brompton.

Una pedalata in giacca e cravatta

Non mancano fantastiche iniziative tutte dedicate a questa splendita bicicletta come la

Brompton World Championship, un evento che si disputa a Londra e che raduna appassionati da tutto il mondo; per la lettura dell’intero articolo vai su questo link

Anche in Italia non mancano le iniziative per queste simpatiche gare in giacca e cravatta e con la nostra amata bici pieghevole Brompton.

 

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